lunedì 4 giugno 2012

L'inizio di tutto


1
In principio non c’era nulla . La materia era concentrata in un unico punto . Nulla esisteva . Nulla sarebbe mai stato esistito . Solo buio e silenzio . Poi accadde . Una sfavillate esplosione cosmica , portatrice di entropia e vita , sparse la materia dappertutto . Per un millisecondo esistettero colori impossibili , forme geometriche illogiche e caos indiscriminato . Tutto si stava formando , spostandosi e riorganizzandosi per donare equilibrio al tutto stesso . Luce e tenebre . Bene e male . Trascorrevano i millenni e i pianeti si solidificavano uno dopo l’altro . L’equilibrio era quasi imposto . Ad un certo punto , in tutto l’universo , iniziò a crescere come muffa una cosa nuova . La vita . Il Piano Onirico era immutato . Buio , silenzioso e privo di vita . Una notte , in quei tempi remoti , un ominide si addormentò al sicuro dentro un tronco cavo . Si era saziato con delle radici , due uova crude e la carne di un piccolo animale .  Il Piano Onirico era buio e inospitale . Il terreno duro e compatto come ardesia . Ad un certo punto l’ominide sprofondò nella fase REM . Nel Mondo Onirico si udì uno scricchiolio e la terra si aprì in un minuscolo punto . Da quella frattura emersero diverse creature formate interamente da una sostanza gelatinosa che si diressero ognuna in una direzione diversa dell’infinito Piano . Dopo un’ora terrestre (che nel Piano corrispondeva nello stesso momento ad un minuto e ad un millennio , dato che non esisteva neanche il tempo)  l’ominide venne scovato e ucciso da un altro suo simile . Le creature gelatinose perirono all’istante . Le loro carcasse rimasero illese ancora per cinque minuti , quando un altro ominide si addormentò profondamente . I loro corpi iniziarono a ribollire come acido , corrodendo il terreno e scavando sempre più in profondità . Ad un certo punto il suolo finì e iniziarono a precipitare nel nulla . Il Piano Onirico iniziò a prendere colore (diventando bianco) e nei punti corrosi la terra venne fatta precipitare di sotto prima di richiudersi come una ferita . Ormai erano gettate le basi della fisica anche nel mondo dei sogni , quindi le zolle di terra precipitarono più velocemente delle quasi incorporee creature . Ognuna di esse venne investita nella sua caduta libera da una sezione del Piano Onirico e si fermò all’improvviso , creando diversi strati di terreno a diverse profondità . Quel mondo venne “civilizzato” ma mantenne la propria natura illogica . I nuovi strati , quindi , riflettevano le caratteristiche dello strato principale . Erano infiniti e vuoti .

2
Il tempo passò . Le piante crebbero . Gli animali e gli ominidi mutarono . I novelli esseri umani avevano scoperto qualcosa seppellito nelle profondità di loro stessi . I sentimenti . Il mondo dei sogni era rimasto come millenni prima . Una serie di piani della realtà paralleli e bianchi . Vuoti , ad eccezione delle carcasse ormai mummificate delle creature gelatinose . Gli uomini erano portatori di sentimenti e di intelletto , ma tutto ciò era ancora nebuloso per essi . Uno di questi , nella savana , stava fuggendo ormai da mezz’ora da un animale feroce . Correva con le lacrime agli occhi e le piante dei piedi scorticate dalle asperità del terreno . Doveva fare qualcosa . La bestia proseguiva imperterrita nella sua caccia , bramosa di carne fresca . L’uomo si voltò per osservare quanto essa fosse distante e inciampò . Era incappato in un ramo spezzato . Appuntito . Nella mente primitiva di quella che era stata una simil-scimmia divampò come un incendio quella che poteva considerarsi una delle prime  idea della storia dell’umanità . Raccolse il bastone , si voltò e aspettò l’animale . Quando questi lo raggiunse l’uomo puntò l’arma improvvisata in direzione delle fauci della fiera e la uccise . Le lacrime di disperazione diventarono lacrime di gioia . Sollevò il bastone appuntito nel cielo e urlò ai venti la propria vittoria . Aveva ottenuto in un colpo solo carne per nutrirsi , pelle per coprirsi e un’arma per difendersi . Il primo degli Strati Inferiori del mondo dei sogni tremò . La carcassa mummificata iniziò a muoversi . C’era un uomo che si stava facendo strada dal suo interno .

3
Il fiume scorreva lento , trasportando terra e detriti nella sua avanzata . Sulla sua riva c’erano due ominidi . Si guardavano intensamente negli occhi . Sentivano ci fosse qualcosa tra di loro , ma il loro cervello primitivo non riusciva a elaborare del tutte quelle sensazioni . Il maschio era attratto sessualmente nei confronti della femmina , ma c’era qualcosa di più . Fece un passo avanti , come per avvicinarsi ad un animale selvaggio e pericoloso . Si sentiva strano . Era qualcosa simile alla fame , ma al contempo molto diversa . Come il desiderio di un contatto , ma non finalizzato alla riproduzione . La femmina rimaneva immobile . Anche lei provava questa sensazione .  Tuttavia ne era intimorita , molto più che del maschio . In passato si era trovata in una situazione simile ma che era sfumata in qualcos’altro . Il maschio fece un altro passo in avanti , al punto da trovarsi a faccia a faccia con lei . Sapeva di dover fare qualcosa di speciale , dato che in tutto il loro gruppetto di ominidi lei era l’unica che gli scatenava quella strana sensazione . Il maschio tentennò . Fu a quel punto che la femmina si slanciò in avanti e lo abbracciò . Nel Mondo Onirico qualcosa vibrò , ma non successe nulla . Dagli arbusti che circondavano al riva del fiume sbucò un altro ominide. Aveva in mano una pietra . Si avvicinò di soppiatto ai due amanti e colpì il maschio . Quello cadde svenuto all’istante . L’assassino mandò al tappeto anche la femmina , dopodichè iniziò a infierire . Doveva assolutamente togliere di mezzo l’intruso per potersi accoppiare . Ormai il Piano Onirico vibrava sotto i colpi inferti con la roccia . Da una delle carcasse iniziarono a fuoriuscire sangue e petali di rosa . Quella specie di gel mummificato iniziò a muoversi e ad agitarsi . Ne emersero due figure . Un uomo e una donna .

4
Fin dal sorgere del sole il più giovane del branco di ominidi aveva trascorso il suo tempo assieme al cacciatore più esperto . Stavano facendo qualcosa sulle pareti della caverna in cui ogni sera trovava rifugio quella sorta di tribù . Il cacciatore , usando un pezzetto di legno carbonizzato , aveva disegnato gli animali che desiderava catturare durante la prossima battuta di caccia . C’erano bufali e un cinghiale , tutti quanti riprodotti il più fedelmente possibile . Il cacciatore aveva finito e ora stava ammirando la sua opera assieme al ragazzino . Questi era estasiato ma al contempo dubbioso . Indicò la parete e poi l’uomo . Questi rise , sollevò la lancia rozzamente intagliata e scompigliò i capelli del ragazzino . Entrò nella grotta un altro cacciatore che batté la mano sulla schiena del capo della battuta . Questi rise ancora una volta ed uscì assieme al suo compare . Il ragazzino continuava a fissare le figure sulla parete grigia . Senza staccare gli occhi dagli animali si alzò in piedi e si diresse verso un angolo dell’ambiente . Aveva avuto un’idea . Intinse le mani nel sangue del bove che la tribù doveva mangiare quella sera stessa . Quel pomeriggio la battuta di caccia fu molto , molto fruttuosa . Talmente tanto che i sei ominidi faticarono per riportare a casa le prede uccise . Il primo ad entrare nella caverna fu il capo-cacciatore . Quando vide gli animali sulla parete colorati di rosso e marrone si diresse verso il figlio che dormiva in un angolo . Lo svegliò e quello si alzò in piedi , temendo una punizione . Il padre , che qualche ora prima aveva dipinto gli animali propiziatori , indicò la parete e successivamente il ragazzino . Questi per tutta risposta sollevò le mani ancora sporche di terra e sangue . L’uomo si chinò e baciò il figlio sulla fronte . Nel Piano Onirico un’altra mummia si stava agitando . Tremava , si contorceva , si scuoteva a destra e a sinistra . Poi si fermò . Quei movimenti furono come un cerino acceso nel buio per la quiete del mondo Onirico . Silenzio . Luce . Il bianco in ogni direzione , eccetto che per il corpo mummificato . PLAF . Un ragazzino era sbucato con un salto molto elaborato fuori dalla gelatina solidificata dai secoli .

5
Le nuvole erano gialle e gli uccelli nuotavano , forse anche gli steli di erba erano suoi amici . Qualcosa si era rotto all’interno della mente dell’ominide . Si era svegliato e aveva iniziato a correre . Forse se riusciva a sollevare un tronco avrebbe potuto cavalcarlo sino al mondo dove era finita gran parte della sua tribù . Tutti erano stati uccisi da una malattia . Avevano iniziato a comportarsi molto stranamente e a vaneggiare . Doveva volare a tutti i costi . Volare . Spiccare il volo come gli uccelli nel cielo . Nei suoi vaneggiamenti l’ominide si era diretto su per un dirupo . Volare , volare , volare tra i funghi giganti e le rocce molli . L’uomo raggiunse il ciglio , si torse verso destra e cadde di sotto . VOLARE , VOLARE , VO

6
Tutti i piani del mondo Onirico ormai brulicavano di vita . Solo l’ultimo , quello più profondo , manteneva il proprio stato originale . Tutto era abbagliato e sommerso dal bianco . L’ultimo dei corpi mummificati delle Creature Primigenie era immobile . Rosa acceso , iniziò a corrodersi . Il rosa divenne nero , il nero divenne nulla . Ciò che aveva resistito per secoli sparì in un istante . Ribolliva nei suoi stessi fluidi . Di tutto l’ammasso gelatinoso rimase solo un giovane uomo svenuto .

1 commento: