* Questo nastro è stato ritrovato da una delle tante squadre
armate di Sciacalli direttesi verso la Fortezza nel tentativo di spezzarne
l’assedio . Si trovava all’interno di una cabina per la manutenzione della rete
elettrica . Una lunga striscia di sangue portava alla cabina e davanti alla
porta c’erano i resti di uno dei tanti predoni che si avventurano dentro alla
città *
Sono un coglione . Sono un dannato coglione . Bella mossa
quella di infognarmi in una cabina della luce . Ma sto bene . Solo … solo un pochetto di
male al braccio . Le merci sono ormai perdute , ma almeno posso sperare di
ritornare a Termini sano e salvo . Allora
, allora , vediamo … inizio ad avere sonno … sono sicuro che è colpa delle
pillole . Non ci sto capendo più un cazzo … eravamo in cinque . Io ,
quell’impiccione di Tancredi e quei tre tizi che avevo reclutato al forte . Bel
posto quello , ma ad un certo punto si sono tutti agitati . Dicevano stesse
arrivando un enorme “mucchio” , qualunque cosa voglia dire . L’ho capito troppo
tardi . E lo hanno capito anche le guardie , non so se capidci cosa intendo .
Siamo partiti subito e ci siamo diretti verso l’accampamento più vicino delle Aquile
. Tancredi continuava a fare domande . “Questo lavoro è pericoloso ? Quante
monete perdi a viaggio ? Quante ne guadagni ? Hai mai seccato qualcuno ?”
PORCAPUTTANA ! Era il re dei rompipalle quel monacello da quattro soldi . Il
Gran Consiglio di Termini me lo aveva affibbiato perché era il figlio di uno
dei Gufi più importanti della città . Era un dannato rompipalle di ventidue
anni , saccente e antipatico . Quasi quasi mi fa piacere che se lo siano
pappato . Anche mentre veniva trascinato a terra continuava a starnazzare come
un’oca isterica . Stavamo scappando dall’orda quando questo deficiente riesce a
farsi prendere . Gli montano addosso e lo trascinano a terra . Io cerco di fare
qualche passo ma vengo trascinato a terra anche io . Quell’idiota si era
aggrappato al fucile che pendeva dalla mia schiena e aveva cercato di farsi
aiutare . Ora aveva due tizi che gli stavano mangiando le gambe e a giudicare
dalle urla stava soffrendo un casino . Ma rimaneva sempre e comunque aggrappato
alla fondina dell’arma , senza mostrare il minimo segno di volersene staccare .
Idiota fino alla fine . Mi teneva inchiodato a terra e , se avrebbe continuato
così , sarebbero venuti a fare visita anche a me . Slacciai la fibbia che
teneva insieme le due stremità dello spallaccio e la custodia mi si sfilò dalla
schiena . Mi alzai e iniziai a correre . Dopo una decina di metri mi voltai per
controllare la situazione . Erano un centinaio e avevano appena lasciato
perdere la carcassa del coglioncello . Il piano era correre fino a trovare un
posto dove nascondersi e lasciare passare il grosso del gruppo . In un certo
senso l’ho seguito alla lettera . Quando staccai l’occhio dalla mandria alle
mie spalle andai a sbattere contro uno di quei bastardi . Per la seconda volta
in dieci minuti finii a terra . Avevo addosso quel figlio di puttana che
sbavava e cercava in tutti i modi di mordermi . Più tempo restavo a terra , più
i suoi amichetti si avvicinavano al gran buffet . Pranzo del giorno : il
sottoscritto . L’infetto continuava a starmi addosso . Non avevo un cazzo per
dif .. IL COLTELLO ! Allungai la mano verso la gamba destra sperando di non
averlo perso durante la fuga e sollevai il risvolto dei pantaloni . Fare il
mercante itinerante era un mestiere duro e a volte una lama poteva accorciare
le trattative . Per fortuna c’era . Afferrai il coltello e misi una mano sotto
il mento della creatura . Gli alzai la testa delicatamente e mirai con tutta la
concentrazione che riuscivo a raggranellare in quel momento . SBAM ! Il metallo
penetrò senza sforzo nella tempia , facendo accasciare quel dannato mostro . Me
lo scrollai di dosso , mi rialzai in piedi e ripresi a correre . C’era una fig
ooooff
* si sente un corpo accasciarsi . La registrazione prosegue
nel silenzio per circa venti minuti . Ad un certo punto si può sentire un
gemito e poi l’uomo riprende a parlare *
Credo di essere svenuto . Colpa degli antidolorifici spero . La
ferita non sembra infetta , ma stò sanguinando molto pesantemente . E il sangue
attira quelle merde . Vediamo … dove ero rimasto ? Sono ancora un pochetto
scombussolato e rincoglionito dalle pillole e doversi concentrare per parlare
ad un registratore non aiuta di certo . Hmmmmm … ah si . Stavo correndo lungo
la strada quando ho notato un tizio in lontananza in piedi su qualcosa .
Sembrava un muro , ma quando mi avvicinai di più notai che si trattava di
un’autobotte ribaltata . Vedendomi correre come se avessi il diavolo alle
calcagna il tizio imbracciò il fucile e iniziò a spararmi contro . Credo di
avergli urlato contro di tutto . Parolacce , bestemmie , suppliche ,
avvertimenti . Mentre i proiettili mi fischiavano attorno non potei fare altro
che slalomare e scartare verso una delle stradine laterali . Nel mio voltarmi
per cambiare direzione ho sentito un forte dolore a al braccio destro . Credo
mi abbia preso di striscio . Spero se lo
stiano ancora mangiando . Poteva rimanere appollaiato sul suo trespolo , ma
alla fine sarebbe stato costretto a scappare dalle teste marce . La cabina
dell’elettricità si trova dentro una di queste stradine . Sento silenzio . Ogni
tanto c’è qualche passo strascicato . Per il momento tutto è calmo . Mi sento
stanco e non ho un orologio , quindi posso solo immaginare lo scorrere del
tempo . Con me ho solo il contenuto del mio zaino . Non ho nulla da dire al
momento , quindi elenco cosa ho qua dentro . Una scatola di munizioni per il
fucile da caccia , mezza scatola di antidolorifici , una bottiglia di acqua
vuota , un kit di pronto soccorso che ho usato poco fa sulla ferita al braccio
, questo registratore e un bel po’ di monete . Purtroppo non posso mangiare il
metallo anche se ho una gran fame . Tutto quello che posso fare è stare
sdraiato al buio .
* silenzio per circa un’ora . Numerosi rumori di fondo . Ad
un certo punto si sentono degli spari *
Ho sentito sparare . Poco fa c’è stata una serie di spari . *
rumore di passi molto affrettati *C’è qualcuno che stà correndo nel
vicolo . * qualcosa sbatte sulla porta di metallo della cabina * O
CRISTO ! * suoni indistinti mischiati con i tipici versi degli infetti diurni .
La registrazione prosegue per circa tre quarti d’ora *
Ho appena finito tutti gli antidolorifici . Il dolore al
braccio è diventato insopportabile e c’è uno strano odore all’interno della
cabina . Credo la ferita si sia infettata . Sono ancora lucido , almeno per
poco . Stò affidando ciò che resta di me ad un registratore . Posso vedere la
luce che filtra da sotto la porta di metallo , è arancione . Siamo quasi al
tramonto . Se non morirò per la ferita ,
verrò ucciso dagli infetti notturni . Questa è la mia ultima registrazione .
Sono Silvio Belli , uno dei tanti mercanti di Termini . Ho trascorso la mia
vita in competizione e morirò tra le lamiere polverose di una cabina di
manutenzione . Inizio a sentirmi strano . Debole . Sono molto stanco . Magari
potrei chiudere un attimo gli occhi , solo per ….
* la registrazione prosegue nel silenzio fino alla fine del
nastro . Rumori di sottofondo tra cui i gemiti degli infetti notturni e il loro
correre scomposto . Gli Sciacalli che hanno rinvenuto il nastro affermano che
gli infetti non sono mai entrati nella cabina . Il corpo mummificato del
mercante è stato sepolto . Il nastro è finito nell’Opera dei Gufi *
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